Dire Siracusa è dire Magna Grecia. Questa era una delle più importanti città di quell’era straordinaria. E i reperti che vi sono conservati lasciano a bocca aperta ogni anno tantissimi visitatori. Il Teatro greco e il Parco archeologico della Neapolis sono le grandi attrazioni. Il Teatro Greco di Siracusa è il monumento più famoso della città, ma anche nell’antichità ebbe grande fama, quando era l’edificio per spettacoli più importante del mondo greco-occidentale. Quest’ altissimo esempio di architettura civile ospita nella tarda primavera le rappresentazioni classiche organizzate dall’Istituto nazionale del dramma antico. Gli scavi archeologici effettuati a metà del Novecento riportarono il teatro nelle condizioni in cui appare oggi rendendolo l’epicentro del Parco Archeologico della Neapolis, un’area di 35 ettari nel cuore della Siracusa moderna. Il Parco Archeologico della Neapolis comprende l’Ara di Ierone II, l’Anfiteatro romano del III-IV secolo d.C., la più importante opera pubblica dell’epoca, l’Orecchio di Dionisio dal quale parte il percorso delle grandi latomie urbane dalle quali, ai margini della città antica, si estraevano i materiali lapidei per le costruzioni monumentali: quella del Paradiso con la grotta dei Cordari e del Salnitro, dell’Intagliatella e di Santa Venera fino alla cosiddetta tomba di Archimede.