Per un viaggio che vi porti a ritroso nel tempo di tre o quattromila anni, c’è un luogo speciale della Sicilia. Sono le famose grotte della Gurfa, un esempio di architettura rupestre che si trova nei pressi del comune di Alia (in provincia di Palermo). Si raggiungono imboccando una breve deviazione al chilometro 182 della S.S. nº121 "Catanese": insieme alla necropoli costituiscono la Riserva sub urbana grotte Della Gurfa. Le grotte non sono naturali ma sono un imponente monumento di architettura rupestre. Sono composte da sei ambienti scavati in una rupe di arenaria rossa, senza sfruttare cavità naturali già presenti. La loro datazione è ancora incerta ma sembra risalire, dai rilievi effettuati, al 2500 a.C.-1600 a.C. età del bronzo. Il nome Gurfa deriva da quello arabo ghorfa,che significa stanza, magazzino. Nella giornata di studio La Gurfa ed il suo territorio organizzato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Palermo il 10 luglio 2009, la maggior parte degli studiosi si è espressa attribuendo all'odierno grande ambiente campaniforme l'originaria funzione di fossa granaria. La leggenda le identifica come tomba di Minosse, attribuendole addirittura all’opera dell’architetto Dedalo, ma di leggenda appunto si tratta. Questa suggestiva località è stata usata come set da Giuseppe Tornatore per alcune scene del suo L’uomo delle stelle.