Insieme con Melilli e Augusta, Priolo Gargallo rientra nel territorio che è sede del più importante polo petrolchimico d'Europa. Nonostante la massiccia presenza dell'industria chimica, le radici storiche del paese sono lontane. Innanzitutto il nome Priolo è di origine greca e significa Priore mentre Gargano è il cognome del marchese Tommaso che fondò l'insediamento moderno nel 1800. Nel centro storico sono presenti alcuni luoghi di culto come la chiesa dell'Angelo Custode, patrono del paese, che conserva il sepolcro del fondatore e dei suoi discendenti. Vi è anche una bella statua lignea dell'Angelo Custode, realizzata nel 1818 dallo scultore napoletano Spinetti. Sempre alla famiglia Gargallo appartiene anche una masseria costruita nel 1765. Sulla penisola di Magnisi vi è il sito archeologico di Thapsos, un villaggio preistorico con resti di fortificazioni e con numerose sepolture, riferibile all'età del Bronzo. Nel territorio priolese si trovano diverse catacombe come quelle di Manomozza ubicata vicino alla basilica paleocristiana di san Focà. Tra i piatti tipici si segnala la cutugnata, marmellata dura a base di mele cotogne, e le zeppole dolci (o sfinci) a base di miele e zucchero. Ai priolesi piacciono molti i dolci. Qui infatti si preparano anche i Pupe cu l'ovu, i cassateddi, la giuggiulena, a base di miele e semi di sesamo, la pignuccata e i mustazzoli, cioè panini dolci di diversa forma a base di miele e mandorle.