C'è una lapide garibaldina in questo centro dell'Ennese. Recita: "Qui, propugnando la redenzione di Roma, Giuseppe Garibaldi, apostolo leggendario di libertà il dì XII agosto MDCCCLXII arringò il popolo di Villarosa alla grande impresa gli animosi incitando". In origine questo paese aveva il nome di San Giacomo di Bombinetto, divenne Villarosa nel 1761 venne modificato in Villarosa in omaggio alla pittrice Rosa Ciotti. Il patrono è San Giacomo il Maggiore, che si festeggia qui il 10 agosto con musiche, spari, fuochi d'artificio e bancarelle lungo le vie principali. Degna di nota anche la Festa Madonna della Catena a Villarosa, con il tradizionale "viaggio", pellegrinaggio a piedi scalzi dei devoti provenienti dai paesi vicini, l'8 settembre. E ancora degna di nota è la Sagra della Pecora. Tra i monumenti e luoghi d'interesse va senz'altro ricordata la chiesa madre di San Giacomo costruita nel 1763. Da segnalare sono pure il palazzo Sant'Anna, il palazzo Stanzie, il palazzo Notarianni, il palazzo Ducale e l'ex convento dei Cappuccini del XVIII secolo. Interessante è anche Villaggio Villanova: era un borgo rurale che venne inglobato da Villarosa. In paese c'è anche il Teatro Salvatore Gioia, il Museo d'arte mineraria e civiltà contadina, presso la stazione ferroviaria (Villarosa Scalo) e il Cimelio delle Acque, e il Museo della memoria presso la Villa Lucrezia. Nel territorio del comune si trovano anche diverse miniere di zolfo.