Ve la ricordate quella storia imparata da bambini di Marco Polo che tornava dalla Cina, anzi dal Catai, e portava gli spaghetti? Non raccontatela a Trabia, perché in questo comune di mare a una trentina di chilometri da Palermo, la storia che si tramanda, con orgoglio, è un'altra. E cioè che nel 1154, cento anni prima delle gesta del viaggiatore veneziano, qui si produceva pasta filiforme, insomma i progenitori degli spaghetti. E così a Trabia il 2 giugno la sagra del paese è dedicata alle nespole, che abbondano in bellezza in queste campagne, e appunto alla pasta. Ed è una festa che merita una visita, al seguito dei tamburinari in corso La Masa, lo stradone principale intitolato all’eroe garibaldino che qui nacque. Poi tutti a mare: la scelta non manca, dal lido Vetrana ai vari tratti di spiaggia libera. Il territorio è ricco di alberghi, residence e bed & breakfast. E se vi fanno sognare i castelli, qui ce ne sono ben due: quello della famiglia Lanza - la tragica fine del principe Raimondo ispirò Vecchio frack di Domenico Modugno - e quello nella frazione di San Nicola L’Arena, che con il suo piccolo porto turistico è meta obbligata per tanti diportisti. In questa piccola borgata di pescatori, degna di nota, oltre alla famosa gelateria “Cicciuzzu”, è la suggestiva processione a mare il giorno di Ferragosto in onore della Madonna Assunta.