Un pezzo importante di storia siciliana vive in questo grande centro del Palermitano. Che deve il suo nome a Himera, l’antica città andata distrutta, e alle sue terme, sorgenti d’acqua calda. Qui sorge una grande zona industriale che negli ultimi anni ha vissuto una stagione di grande sofferenza dopo la chiusura dello stabilimento Fiat. Ma Termini è molto altro. Ad esempio, un set a cielo aperto: quello messo su da Ficarra e Picone nel loro fortunatissimo L’ora legale che qui è stato girato. Divisa in due parti tra Termini alta e Termini bassa, questa è anche città di uno dei carnevali più famosi dell’Isola: la domenica mattina nella Cammara Picta presso la storica sede municipale di piazza Duomo, ha luogo la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco a U Nannu ca Nanna, tradizionali maschere simbolo del carnevale imerese. Tanti gli appuntamenti da segnare in agenda. Dopo il carnevale c’è la Pasqua con il suggestivo rito de La Calata dei Veli. In primavera, l’infiorata, in occasione dei festeggiamenti dedicati alla Madonna delle Grazie e poi Vinorum, festa del vino e della gastronomia sicula, viaggio alla riscoperta dei sapori tipici della Sicilia. Ad agosto c’è Sikaru - L’arte della birra: due giornate ricche di degustazioni, musica e intrattenimento. E i primi di dicembre la Sagra della Favazza Termitana, dedicata a una ricetta locale, formata da una base simile alla pizza, condita con pomodoro, cipolla, caciocavallo, acciughe salate, origano e olio extravergine. Diversi i monumenti degni di nota. Nella chiesa dell’Annunziata si trova il gruppo marmoreo, realizzato da Andrea Mancino nel 1495, considerato la prima opera presepiale siciliana. Da vedere anche Villa Palmeri, con i suoi resti romani, l’Acquedotto Cornelio, la più grande architettura romana del suo genere in Sicilia, il Castello, le cui origini risalgono a mille anni fa.