Se si arriva a Scicli di sera, lo spettacolo è magico: le stradine illuminate sembrano quelle di un presepe acceso. Un centro storico così interessante che l'Unesco lo ha inserito nella lista delle città barocche della Val Di Noto dichiarate patrimonio dell'umanità. Passeggiare tra le vie di Scicli vuol dire fare un salto nel passato e immergersi in un'atmosfera suggestiva grazie anche alla presenza delle colline rocciose che la circondano. È la meta perfetta per un tour storico monumentale ma anche per gli amanti della natura. Oltre ai dolci pendii, ai maestosi alberi di carrube (tipici di questa parte di Sicilia), mandorli e ulivi, si trovano anche diversi torrenti sino ad arrivare alla costa dove la sabbia si alterna con porzioni di roccia calcarea e, a poco distanza, la Riserva del Fiume Irminio e la grotta delle Cento scale. In pietra calcarea sono anche alcune abitazioni tipiche del centro. Da vedere Palazzo Beneventano, il più famoso edificio nobiliare del paese con chiari segni barocchi. Tra le curiosità da sapere (e da vedere), c'è il Palazzo del Municipio che è divenuto celebre per aver fatto da sfondo a numerosi scene della fiction Il Commissario Montalbano che negli ultimi anni ha portato alla ribalta un po' tutta l'area contribuendo al boom del turismo ibleo, specialmente da parte dei turisti stranieri e del Nord d'Italia. Anche qui, come nel resto dell'Isola, ci sono delle leccornie da assaggiare a partire dalla granita di mandorle fino ai dolci con ricotta. Ma la vera chicca della zona è il fagiolo cosaruciaru (letteralmente "cosa dolce"), un legume bianco dal gusto tanto speciale e unico da essere riconosciuto presidio Slow Food.