Questo piccolo centro dell'Agrigentino ha un fitto calendario di appuntamenti. Ma il giorno clou è il 6 gennaio. Qui, infatti, per l'Epifania si organizza la Sagra della ricotta. Al mattino il paese si riempie di pecore che girano per le strade, mentre in piazza si inizia a preparare la ricotta come si faceva una volta. In seguito fanno ingresso in paese i cavalli per la tradizionale sfilata. Nel pomeriggio arrivano in paese "Nardu e Ribberiu", due pastori in costume tradizionale, che portando in giro il loro asino e il loro gregge, dando vita a una farsa comica, 'a vastasata. È un crescendo di insulti, cadute, scenette grottesche, liti sotto gli occhi del loro padrone, U Camperi. Ricca di antiche tradizioni è anche la festa di San Giuseppe, mentre a maggio le pecore "si fanno belle" nella Sagra della tosatura, quando folklore, musica e gastronomia celebrano il momento di aggregazione che ha caratterizzato la vita dei pastori sicani. Un'attrazione locale si trova fori dal paese. Sulla collina di Sant'Angelo Muxaro, infatti, si trovano diverse tombe scavate nella roccia, dalla forma rotonda. La più grande tomba protostorica è la "Grotta del Principe"formata da due grandi camere circolari comunicanti. Altra attrazione è la Grotta Ciavuli, situata alle pendici del colle, al cui interno si possono notare delle splendide cristallizzazioni. La fauna della riserva naturale comprende la martora, il corvo imperiale e l'aquila del Bonelli.