Il mare, un castello, antiche leggende: Sant'Alessio ha tante risorse per affascinare. A destra il borgo è delimitato da un promontorio su cui si staglia il castello saraceno del dodicesimo secolo. La fortezza ha pianta poligonale sormontata da un torrione cilindrico. A sud, scogli e laghetti che, nell'insenatura di Salò, realizzano l'ideale habitat di pesci pregiati, particolarmente crostacei. Con la sua spiaggia ciottolosa, S. Alessio in questi anni ha attratto investimenti turistici ed alle strutture alberghiere che sono state realizzate in questi ultimi anni. Da vedere: S. Margherita, dove si distingue una casermetta borbonica sovrastata da una Trinacria con la testa di Gorgone, cinta da cornucopie e spighe; S. Alessio vecchio con la chiesetta del Carmelo, seicentesca, la pieve dei pescatori; "u quarteri ì menzu" con la sua porta del 1770. A fare da cornice al paese gli agrumeti nel quartiere Lacco con la zagara che fiorisce sugli incontaminati giardini di limone. E poi ci sono le anriche leggende popolari, legate a "Truvature" o tesori nascosti sotto terra, originati dall'esistenza di grotte e di faglie formatesi al Capo S. Alessio per la millenaria erosione del mare e delle acque piovane. Anche l'attività dei pirati in zona ha contribuito alla formazione di dette leggende.