Prosit, amanti del vino! Questa è terra di vigneti ma anche di storia, antichissima. Come racconta quello “Jato” aggiunto al nome originario di San Giuseppe, a ricordare l’antica città che sorgeva sul monte che sovrasta questo paese e San Cipirello. Terra di latifondo e di vigneti, la Valle dello Jato offre una importante quantità di vini forti e generosi, dalla personalità spiccata e ricchi di fragranza. Diversi gli appuntamenti caratteristici nel corso dell’anno. Il Carnevale jatino è molto sentito dai giovani, che nei mesi precedenti iniziano a costruire carri carnevaleschi a tema che sfilano in piazza dal Giovedì Grasso. A luglio, il 21, c’è il tradizionale pellegrinaggio alla Madonna della Provvidenza, al Santuario di Dammusi. Alle prime ore dell’alba parte la processione fino al Santuario e alle 18 un’altra processione riporta il quadro della Madonna in paese. E poi a dicembre c’è il Natale in Grotta: viene allestito il presepe all’interno della Grotta Grande, per offrire a chi vuole godersi una passeggiata in mezzo alla natura una meta davvero suggestiva. E a proposito di passeggiate, qui gli amanti del trekking possono sbizzarrirsi. E la camminata ha un “premio” finale non da poco, la vista dell’area archeologica sul monte che sovrasta i due paesi di San Giuseppe Jato e San Cipirello. Qui si trovano i resti di un’antichissima città: la popolazione probabilmente faceva parte del popolo degli Elimi. Con Federico II di Svevia la città dopo vent’anni di lotte venne definitivamente distrutta nel 1246. I principali monumenti del Monte Jato sono il Tempio di Afrodite, il Teatro, la Casa a Peristilio, l’Agorà, il Museo Archologico Case D’Alia e il Castellazzo. Resterete a bocca aperta nello scoprire un gioiello misconosciuto e affascinante.