C’è tanto da vedere e da fare in questo comune immerso nella natura a metà strada tra Palermo e Agrigento. Sotto il profilo naturalistico, il territorio è affascinante. E nella parte più alta del paese, sorge uno splendido anfiteatro e da cui è possibile scorgere parte del lago di Prizzi, un bacino artificiale realizzato grazie alla presenza di una diga. Da ammirare anche gli scenari offerti dal Tagliarino, dal Monte Scuro, dalla Valle del Sosio e dalla Riserva naturale di Carcaci condivisa con il comune di Castronovo. Ma questo è anche un posto di antiche tradizioni, che si fondano sul mito, sul folklore e sul cristianesimo, di cui le più note sono legate alle festività pasquali, che vedono tutta la cittadinanza impegnata durante la Settimana Santa, e alla festa di San Giuseppe con le tradizionali “Tavolate”. E se dici Pasqua e tradizione a Prizzi dici “Il Ballo dei Diavoli di Prizzi”, una delle più spettacolari e famose feste di Sicilia, che corre sul confine tra il sacro e il profano e ha reso il piccolo comune in provincia di Palermo celebre nel mondo. Per l’abballu ri diavuli sin dalla mattina del giorno di Pasqua due diavoli mascherati, vestiti di rosso, e la morte, vestita del tipico giallo ocra, si aggirano indisturbati per le strade del paese, facendo scherzi e trattenendo i passanti, che vengono rilasciati solo in cambio di un obolo (soldi o dolci). Tra gli altri appuntamenti da segnare in agenda, la Festa di San Giorgio Martire, patrono di Prizzi, ad aprile, quella di San Giovanni Battista a giugno, quando si brucia u pagliaru, la Festa di Maria SS. Del Carmelo ad agosto e il Meeting di Agosto e del Turismo Equestre. A dicembre qui si organizza anche un bel presepe vivente nel centro storico, l’Antico Castello e la Torre di avvistamento edificata dall’imperatore bizantino Costantino V Capraino, intorno al 745.