La più bassa delle Petralie si trova nel Parco delle Madonie. Bassa si fa per dire, qui siamo a un migliaio di metri d’altezza, quindi copritevi bene se volete fare una visita d’inverno e occhio alla neve. Molto famosa la sua frazione di Piano Battaglia, località a 1.600 metri, prediletta dai palermitani per lo sport sciistico. Tra i sapori locali, provate a gustare i masticuttì, antichi dolci a base di mosto, cenere setacciata e farina, preparati nel periodo della vendemmia, gli amaretti, dolci di mandorle sgusciate con aggiunta di albume d’uovo e zucchero, i torroncini, dolci di mandorle tostate ricoperti di glassa di zucchero, e le cucchie, tipici dolci del periodo natalizio fatti in casa con marmellata di fichi, uva passa, mandorle, cioccolato e zuccata. Tra gli appuntamenti folkloristici, molto allegra la festa di San Calogero a giugno, colorata e luminosa l’Infiorata del Corpus Domini, sempre a giugno. Da non perdere per gli appassionati del genere è il Raduno Mediterraneo Jazz Manouche di fine agosto, un evento unico per l’Italia centrale e meridionale, coinvolge decine di musicisti. Tre giorni di jam session lungo il corso principale, con tanti ospiti internazionali. A Natale il “Petralilium in Praesepio”, nella chiesa del Monte di Pietà, ti farà sentire Gulliver tra i lillipuziani, grazie al lavoro certosino degli artigiani che hanno ricreato il paese in scala. Ma forse l’attrattiva principale del paese è il Ballo Pantomima della Cordella, rievocazione dell’antico corteo nuziale. Ogni anno la prima domenica dopo il Ferragosto gruppi folkloristici, turisti e petraliesi scendono in piazza per partecipare a questo evento.