Questo piccolo centro dell'entroterra siciliano si trova a 470 metri sul livello del mare. Dal Monte Ottavio, il punto più alto del paese, si gode di uno spettacolare panorama dell'intero Vallone e l'orizzonte si estende sino ad abbracciare anche le Madonie e l'Etna. L'attrattiva principale del paese è il "Museo della Zolfara", che si trova all'ingresso del Parco Urbano, sul Monte Ottavio, nei pressi della miniera più antica di Montedoro: la "Nadurello". E accoglie testimonianze legate all'attività estrattiva. Da visitare: la Chiesa Maria Santissima del Rosario, in piazza Europa nel cuore del paese; il Tempietto della Madonna delle Grazie, all'ingresso del paese; il Calvario, che sorge sul Monte Ottavio nella zona Est del paese; la bella villa comunale con le sue sculture a cielo aperto; le case museo, abitazioni acquistate dal Comune e successivamente restaurate. La casa tipica del contadino e del minatore era composta da un unico vano chiamato "dammuso": tutto si trovava in questo unico ambiente che fungeva da abitazione, stallo per animali, deposito per la paglia e attrezzi agricoli. Inoltre, sono stati inaugurati nel 2011 sul Monte Ottavio in località "Pupiddu" a 600 metri di altezza, il più grande Osservatorio Astronomico e il più grande Planetario della Sicilia. Si trovano all'interno di un Parco urbano alberato ricco di camminamenti interni e di percorsi naturalistici e archeologici. Quanto ai prodotti tipici, per la festa di San Biagio, il 3 febbraio, anticamente si preparavano le "Cuddureddi di San Vilasi", un impasto duro di pane infornato. Durante il periodo di Carnevale, che si anima con la sfilata di carri allegorici, si preparano "Spingi", "Chiacchiere" e "Pignulati". A Natale tocca ai "purciddati", involtini di pasta di pane ripieni con fichi tritati.