La parola "Militello" deriva da meleto, "campo di mele", mentre Rosmarino viene dal nome della vicina valle omonima. Questo paese nebroideo è molto affascinante nei giorni della festa dedicata al patrono San Biagio, il 24 e 25 agosto. Al centro del culto c'è il Quadro di San Biagio, un bassorilievo argenteo riproducente il Santo nell'atto in cui salva un bambino da morte per aver inghiottito una lisca di pesce. Il 24 agosto si apre con il cosiddetto "Rito dell'Entrata", con la traslazione della statua del santo dalla sua cappella all'altare maggiore della Chiesa Madre. Fuori si lanciano i "cucciddati" prodotti dai panificatori locali. La domenica si svolge la processione dell'antico simulacro, con la "corsa della Vara" e il bacio dei bambini al Santo, appuntamento tradizionale in piazza Lodato. Passa anche per Militello Rosmarino il "Cammino dei Nebrodi", un percorso di settanta chilometri per gli appassionati dell'escursionismo più estremo ed è quello che si può vivere sui Nebrodi. In paese a Natale si organizza il presepe vivente: alle tipiche ambientazioni domestiche si affiancano le botteghe artigianali di antichi mestieri ormai scomparsi.