Non si hanno certezze sulle origini etimologiche del nome, ma secondo alcuni Melilli è una denominazione di matrice berbera, cioè "Malilah" o "Malili" che indicava un "sentiero trafficato" o "cammino battuto". Un significato che corrisponderebbe anche al vero dal momento che questo centro abitato da oltre 13mila anime si trova sulla strada che da Catania arriva alle porte di Siracusa. Se trafficata era un tempo, sicuramente lo è anche adesso tant'è che in questa zona ricadono importanti agglomerati industriali e anche commerciali. Nonostante la nuova vocazione moderna conferita dalla presenza di uno dei più grandi poli petrolchimici d'Europa, Mellili è una cittadina con un antico passato e con una vasta area archeologica che meriterebbe una maggiore valorizzazione. Qui infatti si trovano numerosi siti antichi come la Valle del Marcellino dove sono stati rinvenuti reperti di età preistorica e pre-greca; la Cava Pirrera di San Antonio; la grotta di Mastro Pietro; la grotta Palombara e il complesso Ipogeo Villasmundo Sant'Alfio. Da segnalare che la grotta Palombara è una delle più grandi cavità della Sicilia sud-orientale e al suo interno si trovano formazioni di stalattiti e stalagmiti. Questi e altri siti fanno parte di un interessante itinerario naturalistico che comprende 50 cavità carsiche. In estate si tiene la festa Do Cudduruni, un impasto di pane condito con pomodori secchi, cipolle, pecorino ed alici. Si svolge nel piazzale di San Sebastiano, vicino alla omonima basilica in puro stile barocco.