Questa cittadina del Catanese il 6 novembre del 1928, ricorrenza di San Leonardo, ancora oggi patrono, fu seppellita dalla lava dell'Etna. Nacque così la città nuova, sotto il fascismo. Fu deciso allora di spostare la nuova città più a valle, a ridosso della strada statale che collega Messina a Catania, a metà strada tra i Comuni di Giarre e Fiumefreddo di Sicilia. La maggior parte dei lavori fu ultimata entro il 1937. Gli edifici pubblici sono espressione della cosiddetta "architettura di Stato", un ompromesso tra conservatorismo e modernità. Tra i luoghi di interesse citiamo il Monumento ai Caduti, realizzato dallo scultore catanese Pietro Pappalardo e inaugurato nel 1940. Nel territorio del comune, non lontano dal più famoso Castagno dei Cento Cavalli, si trova il Castagno la Nave o Castagno Sant'Agata (in siciliano Castagnu 'a Navi o Arrusbigghiasonnu - "risveglia sonno"), con oltre mille anni di vita. Per alcuni studi secondo albero per antichità e grandezza in Italia. Interessante anche l'escursione nel costone di Ripa della Naca, dove si aprirono le bocche eruttive da cui sgorgò la lava che devastò il centro. Nella zona costiera si trova la Gurna, piccola zona palustre. Da vedere anche la Chiesa Madre, la Chiesa Madre di Nunziata (frazione di Mascali), la Chiesa della Nunziatella, la Chiesa di Maria Santissima Assunta (nella frazione di Puntalazzo). Nella Chiesa Madre San Leonardo Abate, si trova un monumentale lampadario del peso di 650 chilogrammi, che si illumina grazie a 200 lampadine. Tra gli appuntamenti si segnalano quelli dedicati al vino, alla pesca, la Festa della Contea a Puntalazzo in agosto, le sagre e il Presepe vivente a Natale.