È un piccolo comune collinare nella bassa Valle del Verdura. Si chiama così in onore della cittadina toscana di cui era originario il marito di Francesca Perollo, che gli portò in dote questo feudo. Qui si produce un ottimo olio d'oliva, celebrato a novembre con una sagra che prevede degustazioni di prodotti tipici locali, quali muffulette, sfincione, pane cunzato con olio e sarde, formaggio, olive, vino, salumi, formaggi, ricotta e salsicce. L'agricoltura è il settore in cui lavorano la gran parte degli occupati. In paese si trovano due chiese di interesse particolare. La prima è la Chiesa Madre "Maria SS. Immacolata", edificata nel 1640, che è il luogo principale delle celebrazioni religiose del borgo. Molto belli qui sono i riti della Pasqua, quando al tradizionale incontro tra la Vergine e il Cristo risorto seguono le "rigattiate", quando il paese si divide in due il paese, in questa occasione, è diviso in due : i "sammichelari" (sostenitori di S. Michele Arcangelo) e i "sangiuvannari", (sostenitori di S. Giovanni Battista). La festa patronale di Maria SS. Immacolata si celebra l'8 dicembre Poi c'è la chiesa del SS. Rosario, situata nella parte bassa del paese: venne costruita nel 1860. Il Palazzo Lo Cascio è l'unica abitazione signorile rimasta.