Questo centro dall'elegante pianta esagonale sorge a 520 metri sul livello del mare. Sorge dopo la distruzione del veccho centro di Occhiolà, devastato da un terremoto. Dell'antico borgo medievale sono ancora visibili le imponenti rovine del castello e gran parte del tessuto urbano: la zona, denominata Terravecchia, rappresenta una delle aree archeologiche più interessanti della Sicilia orientale. L'attrattiva principale è la Chiesa Madre, con la sua ariosa gradinata che culmina in un piccolo sagrato. Ha una facciata in pietra dorata e una maestosa cupola alta circa 39 metri dal suolo. La chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo, compatrono con Santa Caterina d'Alessandria. Da visitare anche le chiese dello Spirito Santo, del Calvario e dell'Immacolata. Quanto ai sapori da gustare: sfingi per S. Giuseppe, cassateddi di ricotta per Pasqua, la salsiccia per la Madonna del Piano e i cuddureddi di miele e vino cotto e il torrone per Natale. Prodotti tipici di Grammichele sono pure l'olio extra vergine d'oliva, gli agrumi e i formaggi. La Festa in onore dei Santi Patroni San Michele Arcangelo e Santa Caterina si celebra l'8 maggio. Molto belli i riti della Settimana santa, soprattutto il Venerdì santo. A Natale si organizza il Presepe vivente al Parco archeologico di Occhiolà.