A settecento metri d’altezza, ai margini del Bosco della Ficuzza e ai piedi di Rocca Busambra, troverete questo piccolo comune ricco di bellezze naturalistiche. Anzi tutto, il bosco della Ficuzza con la sua Riserva naturale, che in parte ricade in territorio di Godrano. Ospita l’ottanta per cento delle specie animali, tra uccelli e fauna selvatica, dell’intera regione. Poi Rocca Busambra, una vetta da 1.613 metri, la cima più alta della catena dei Monti Sicani, nonché il rilievo più alto della Sicilia occidentale. Da ammirare il “Pulpito del Re”, un trono scolpito sulla roccia arenaria che il re Ferdinando I delle Due Sicilie usava per cacciare stando seduto mentre i battitori spingevano le prede verso di lui. E ancora, i Laghetti Coda di Riccio, laghetti naturali caratteristici dell’ambiente naturalistico del bosco della Ficuzza. Il più noto è Gorgo del Drago. Panorami che si possono ammirare anche in bici grazie alla pista ciclopedonale realizzata sul sentiero della dismessa ferrovia Palermo-Corleone. In paese esiste una sola chiesa dedicata all’Immacolata Concezione. All’interno, la statua dell’Immacolata in legno policromo risalente alla fine del XVIII secolo, e un dipinto della scuola di Pietro Novelli. Caratteristico il suono delle campane, vanto e gloria dei godranesi. Una curiosità: qui fu parroco per tanti anni Don Pino Puglisi, beato e martire ucciso da mano mafiosa. Con il suo famoso sorriso, era solito dire di essere il parroco “più altolocato” della Chiesa di Palermo, perché la sua parrocchia era in montagna.