La “capitale economica” delle Madonie è inclusa nel club dei borghi più belli d’Italia. E a pieno diritto, va aggiunto. Si tratta di un luogo che conserva tradizioni antichissime e che abbonda di monumenti: chiese, un convento, un castello (il maniero dei Ventimiglia). Le anziane da queste parti ancora oggi, usano filare la lana con il “fuso” e la “conocchia”. Pastori e contadini indossano cauzi di peddi (gambali di pelle di capra), scarpi di pilu (scarpe di pelle) e a ncirata (mantello di tela cruda con cappuccio reso impermeabile con olio di lino). Altra antica tradizione che resiste al tempo è quella della preparazione di cavadduzzi e palummeddi (cavallucci e colombe) di caciocavallo modellato dai pastori e offerti in occasione della festa in onore del SS. Sacramento (A carvaccata di Vistiamara), a luglio. Degna di nota anche la Festa della Transumanza, che si celebra ogni terza domenica di maggio. Si chiama "Si sgavita ‘a muntagna” e celebra la salita (sgavita) delle mandrie e degli armenti dai pascoli di "marina" a quelli dell’alta montagna madonita. È uno spettacolo davvero unico, accompagnato dalla degustazione dei succulenti prodotti tipici. Ad agosto c’è poi l’appuntamento con la Giostra dei Ventimiglia, manifestazione storico-culturale, con giochi cavallereschi in costume. Tra le tante cose da vedere nel borgo medievale, le chiese, il Salto dei Ventimiglia, un belvedere panoramico in vetro, il Museo Etno-Antropologico delle Madonie.