C’è un’antica leggenda tra gli abitanti di Contessa che riguarda una grotta. La chiamano la Grotta dei Dinari, è una cavità carsica di Rocca di Entella, oggi nella Riserva naturale. La leggenda vuole che lì siano celati indicibili tesori, protetti da incantesimi e sortilegi. Un’altra tradizione vuole che nella Grotta abiti un mostro strisciante dalle quattordici teste: soltanto offrendogli giornalmente in pasto una fanciulla è possibile sedarne l’ira. Bastano questi racconti per dare l’idea del fascino di questo posto, uno dei comuni arbëreshë della provincia di Palermo, con Piana e Santa Cristina Gela. Qui la lingua arbëreshë (l’albanese d’Italia) viene ancora parlata, vivono i riti orientali e i canti religiosi bizantini. Delle 91 riserve naturali istituite dalla Regione, due ricadono sul territorio di questo comune: la Riserva naturale Integrale Grotta di Entella e quella Orientata Santa Maria del Bosco e Monte Genuardo. Tra le escursioni che si possono organizzare fuori dal paese, due le possibili mete: la Rocca d’Entella e il Castello di Calatamauro di fattura bizantina. Il territorio del comune comprende anche il Lago Garcia. Fra gli edifici monumentali ci sono le chiese di rito bizantino di modello architettonico orientale, con icone, mosaici e paramenti sacri ortodossi. A dicembre appuntamento con la Fiera agricola, con degustazioni di carni e formaggi tipici, pane e dolci come le muffolette e i pupi cu ficu, a una selezione di vini Doc e Igt.