Natura, antiche tradizioni e storia in questo piccolo centro dell'Ennese. Partiamo dalla grande Riserva Naturale Orientata dei Monti Sambughetti e Campanito. Il valore naturalistico della riserva, la più grande dell provincia, lì dove i Nebrodi quasi toccano le Madonie, è eccezionale per la varietà di ambienti e di biodiversità presenti. Ci sono il bellissimo Bosco della Giumenta e la Sughereta di Monte Coniglio ma anche pascoli montani e zone umide come i margi (luoghi dove le acque che scendono giù dalle cime si raccolgono in pozze), piccole paludi o laghetti, la suggestiva grotta dei Nevaioli. Insomma, gli appassionati di escursioni troveranno qui pane per i loro denti. Per chi al trekking preferisce il folklore, gli appuntamenti da segnare in agenda sono sei, oltre quella del venerdì santo. Due, quella in onore di San Michele e l'altra detta dell'Incontro", a maggio e quattro nel periodo estivo, in onore della Madonna del Carmelo, di Sant'Antonio Abate (la Cavalcata), di San Sebastiano (la "ntrata u lauru", splenidda processione), della Madonna della Lavina. Suggestivo il lungo pellegrinaggio attraverso cui i fedeli, la notte fra il 6 e il 7 settembre, rendono omaggio alla Madonna: partendo dalla vicina Troina, i pellegrini raggiungono a piedi, molti scalzi, il santuario. In paese sono da visitare anche delle pregevoli chiese. E poi vanno assaggiate le specialità locali: "cavatieddu atturratu" (tipico dolce del paese) e dei "pipi ciramisi"( una varietà di peperoni piccanti coltivata nelle campagne contigue).