Siamo in una zona molto interessante dal punto di vista archeologico. E una visita al Museo archeologico regionale di Centuripe ve lo confernerà: esistente sin dagli anni venti del XX secolo, il museo è stato trasferito in una nuova sede nel 2000. Vanta una delle più importanti esposizioni di reperti romani della Sicilia; conserva numerosi esempi di vasellameria e pregiate opere scultoree d'età imperiale, con statue ben conservate e reperti del vicino bacino archeologico, tra cui le Terme Romane. Ma il grandioso patrimonio di reperti archeologici che testimonia dell'importante passato di Centuripe oggi è disseminato nei musei di Parigi, Berlino, Londra, New York, Kassel, Karlsruhe all'estero, e a Catania, Siracusa, Palermo, Trapani, Napoli, Roma e Milano. Il passato importante di questa località nel cuore della Sicilia è comunque testimoniato dai numerosi siti di interesse archeologico un po' dappertutto sia nel centro urbano che nelle aree circostanti: l'elenco è lunghissimo e le attrazioni si trovano sia furoi dal paese sia all'interno del centro urbano, come il Centro ellenistico-romano con mura, abitato e fornaci, la Chiesa del Crocifisso, con strutture ellenistico-romane con mosaico "stanze antiche", la Dogana, una fontana-cisterna di età romano-imperiale. Garibaldi definì Centuripe "balcone della Sicilia". Questo per via della sua collocazione a cui il centro deve il nome: deriva dal latino "Centum" (cento) e "reipa" con significato di "Costa scoscesa", in riferimento alla posizione militarmente strategica proprio perché era situata su di una montagna. Molto belle qui le rappresentazioni della Settimana santa.