Entrando in paese capirete subito perché Castellana è chiamata la città dei murales. Noterete, infatti, le pitture affrescate sui muri ad angolo delle case da anni ormai richiamano artisti a cimentarsi in un ideale confronto. Così, dagli anni Novanta a oggi, questo comune madonita è diventato una sorta di pinacoteca a cielo aperto, con colori vivaci e una grande ricchezza di temi trattati dagli artisti dei murales. Per una gita a Castellana, se siete appassionati di tradizioni e folklore, segnate in agenda tre appuntamenti. La prima domenica di luglio c’è una suggestiva festa religiosa sulla cima del monte San Salvatore, a quota 1918 metri: la festa della Madonna dell’Alto. Molti devoti salgono al Santuario a piedi scalzi lungo ripidi sentieri. Il pellegrinaggio si ripete anche il 15 di agosto. Secondo la tradizione chi si reca per la prima volta al santuario, prima dell’ultima salita deve raccogliere un sassolino con le labbra, tenendo le mani dietro la schiena; giunto in chiesa, il sasso immerso nell’acqua benedetta fino al termine della Messa, proteggerà il fedele. Seconda tradizione da appuntare è quella agostana del ballo della cordella, un’antica danza di fertilità, eseguita da 24 danzatori: ognuno di loro regge il capo di un nastro, la cui estremità è legata alla cima di un palo di tre metri d’altezza. Infine, a dicembre, c’è la sagra del buccellato, dolce natalizio.