Questo comune nel Parco delle Madonie si trova nell'entroterra della valle di Himera. Sovrastato dalla Rocca di Sciara, è nato come antica roccaforte. Bellezze naturali, percorsi di trekking, buona cucina e tante tradizioni da scoprire in questo centro. La festa patronale della Madonna del Perpetuo Soccorso si celebra il 10 settembre. A luglio invece (il primo sabato del mese) si celebra la Sagra del pane. L’indomani, la prima domenica di luglio c’è la Festa di San Calogero Eremita, con la rappresentazione scenica A sudura: rievocazione dell’antica vita contadina caltavuturese. Ad agosto la “notte bianca della danza” e il Festival del Folklore, kermesse che vede coinvolti gruppi folk provenienti da cinque continenti che ha luogo nel teatro comunale Paolo Borsellino. A novembre il Fungo Ferla Fest, sagra dedicata al prodotto locale. Non mancano monumenti e attrazioni da visitare. I Ruderi di Terra vecchia sono l’esempio di sito medievale che testimonia le antichissime origini di Caltavuturo: il castello, la chiesa di San Bartolomeo, i “Dammusi”, cioè grandi ambienti seminterrati adibiti probabilmente a magazzini o ad aree lavorative. Terravecchia iniziò a spopolarsi tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo e la popolazione iniziò a spostarsi verso l’attuale Caltavuturo. La Rocca di Sciara, monte sovrastante l’abitato di Caltavuturo è un massiccio su cui è possibile effettuare piacevoli escursioni. Da vedere anche i “mannari”: sul lato nord, e ai piedi dell’altura dove insisteva l’antica città fortificata un complesso di ovili costruiti con pietre a secco. E poi le Gole di Gazzara. Lì vicino è possibile ammirare i resti di due antichi mulini ad acqua.