Visitare Avola significa ritrovarsi in uno dei quattro angoli della piazza principali e sedersi al riparo di un tettoia e dei tavoli per gustare una saporita granita preparata con le mandorle locali. Questo è uno dei must della città, una piacere per il palato da godere pienamente in un'atmosfera di altri tempi. Se non ci fossero le auto e i telefonini, sembrerebbe infatti di fare un tuffo nel passato, in una Sicilia degli anni Cinquanta quando nei tardi pomeriggi d'estate si andava a fare una passeggiata in centro per vedere gente e per prendere un po' di fresco. Ancora di più che qui, ad Avola, c'è una grande piazza punto di incontro di due strade principali. Questo è il fulcro della cittadina esagonale attraversata da corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi che si incrociano al centro, in piazza Umberto I. Il risultato è che la piazza è suddivisa in quattro parti, i cosiddetti "quartini" in cui la sera si riunivano lavoratori e commercianti per parlare di affari, principalmente del mercato che ruotava intorno agli agrumi e alle mandorle. Imperdibile è anche la zona della spiaggia con un lungomare alberato e, più avanti, le rovine della vecchia Tonnara che un tempo muoveva l'economia del paese. Ma la cosa più spettacolare di questo territorio sono i laghetti di Cava Grande, un vero e proprio canyon siciliano che si trova poco fuori Avola. Per raggiungere questa oasi bisogna avventurarsi tra le rocce e scendere in fondo, fino a raggiungere la zona depressa dove sono presenti le distese di acqua incantevoli. Il percorso è un po' arduo, ma lo spettacolo della natura ripaga di ogni fatica.